Il fiore di pietra



Favola russa
Traduzione personale


Questa favola è la più famosa fra quelle contenute in un libro, Il Cofanetto di Malachite, scritto da P.Bazhov, che ha basato le sue storie sulle favole dei minatori dei monti Urali.
Quella degli Urali, sul confine tra Europa ed Asia, è la più vecchia catena montuosa della Russia ed è famosa per le pietre preziose ed i metalli, compresi quelli a base di oro e rame, come la malachite.
La caratteristica comune a queste storie è la Signora della Montagna di Rame, protettrice delle gemme e delle pietre degli Urali, che accorda capricciosamente la capacità di trovare tali tesori soltanto a chi le fa piacere.

Tanto tempo fa viveva in un villaggio un artigiano famoso, di nome Prokopyich che lavorava la malachite ricavandone monili ed altri oggetti ed era tanto rinomato come incisore di gemme che i governanti del paese gli diedero l'ordine di insegnare ad alcuni ragazzi la sua professione. Purtroppo nessuno era abbastanza dotato per quel lavoro.

Nel villaggio viveva anche un orfano, Danilo. Era piuttosto gracile e non adatto ai lavori pesanti, ma era pieno di sogni ed amava osservare la natura.
Una volta aveva tentato di aiutare un vecchio pastore, ma quando si era messo a suonare il suo flauto, il pastore si era addormentato e parecchi capi di bestiame erano stati mangiati dai lupi. Danilo ed il pastore erano stati severamente puniti.

Una gentile vecchia donna aveva accolto Danilo nella sua casa e lo aveva curato utilizzando erbe e fiori; gli aveva anche insegnato tutti i segreti delle piante e un giorno gli aveva raccontato del Fiore di Pietra della Montagna di Malachite. Gli aveva detto che era il fiore più bello al mondo, ma l'aveva anche avvertito: "Chi trova quel fiore non sarà mai felice".

Dopo che Danilo si fu ristabilito, lo inviò da Prokopyich a studiare l'intaglio delle gemme. Egli era sorprendentemente bravo e Prokopyich, che era vedovo e senza figli, lo accolse come un figlio suo. Passarono gli anni e Danilo diventò un giovane forte e bello.

Un giorno il sindaco del villaggio gli inviò l'ordinazione per un vaso di malachite, con uno schizzo di come lo avrebbe voluto. Danilo cominciò il complicato lavoro, ma era insoddisfatto dello schizzo.
Ogni giorno andava nella foresta in cerca dell'ispirazione, osservando fiori e piante. Lavorò a lungo ed infine ottenne il vaso descritto nelle schizzo.
Quando lo mostrò agli altri artigiani, tutti lo elogiarono e lodarono il lavoro, ma Danilo scosse il capo: "Questo vaso è fatto precisamente secondo lo schizzo, ma in esso non vive alcuna bellezza. Quando si guarda il più semplice fiore, la gioia riempie il cuore a causa della sua bellezza. Dov'è questa bellezza nella pietra?"

Un artigiano molto anziano lo avvertì: "Non devi parlare così, altrimenti potresti diventare un servitore della Signora della Montagna di Rame! I suoi operai vivono e lavorano nella montagna e nessuno li vede mai. Una volta fui abbastanza fortunato da vedere il loro lavoro. Magnifico! Il nostro lavoro non è nemmeno paragonabile, perché loro hanno visto il Fiore di Pietra e possono capire la bellezza delle pietre!"

Dopo questa conversazione, Danilo andò spesso nella foresta alla ricerca di un blocco di pietra per intagliarsi un proprio vaso.
Prokopyich era preoccupato per lui e l'aveva esortato più volte a sposare la sua fidanzata, Katya, una ragazza molto carina ma Danilo non era d'accordo: "Voglio aspettare!" rispondeva, "Prima devo fare il mio vaso e poi penseremo del matrimonio."

Un giorno era nella foresta in cerca della pietra, quando sentì all’improvviso un bisbiglio: "Artigiano Danilo, cerca la pietra sulla Collina del Serpente." Egli si guardò intorno e vide un debole profilo di donna, che subito scomparve. Pensò: "Forse era la Signora della Montagna di Rame!", perciò si arrampicò sulla Collina del Serpente e trovò un blocco enorme di malachite.
Tutto contento, se la portò a casa e cominciò ad intagliare il vaso…ma ben presto fu di nuovo deluso dal risultato e tristemente pensò fra sé: "Forse non sono affatto in grado di capire la potenza e la bellezza della pietra", cosicché decise di rinunciarvi e di annunciare la data del suo matrimonio con Katya.

Il giorno precedente il matrimonio andò di nuovo a passeggiare sulla Collina del Serpente, si sedette pensando sempre al Fiore di Pietra: "Come mi piacerebbe vedere quel fiore!".
Improvvisamente davanti ai suoi occhi apparve la Signora della Montagna di Rame. Danilo la implorò: "La vita non ha alcun valore per me se non vedo quel fiore!"
Rispose la Signora: "Io potrei mostrartelo, ma dopo te ne pentiresti. Tutti quelli che hanno visto il mio fiore hanno lasciato la loro famiglia e sono venuti a vivere nella mia montagna. Pensa a Prokopyich e Katya che ti amano".
"Lo so", gridò Danilo, "ma devo vederlo!". "Bene", disse lei, "andiamo nel mio giardino".
Lo prese per mano e lo condusse in un luogo magico della foresta dove gli mostrò il meraviglioso Fiore di Pietra.

Alla sera Danilo tornò al villaggio per partecipare alla festa tradizionale che nei villaggi degli Urali si tiene il giorno prima del matrimonio.
All’inizio si divertì, ballò e cantò canzoni, ma col passare del tempo diventò sempre più triste e alle domande di Katya rispose di avere mal di testa. Dopo la festa restituì la nuova casa acquistata per il matrimonio, ruppe il vaso che aveva fatto e scappò via.

Nel villaggio si mormorò parecchio dopo la sua scomparsa, ma nessuno sapeva dove poteva essere andato.

Passarono tre anni. Katya non si era più sposata e dopo la morte dei suoi genitori era andata a vivere nella casa del vecchio Prokopyich per aiutarlo nel suo lavoro. Ma presto anche Prokopyich morì e Katya, che non aveva denaro, decise di provare a fare alcune spille da vendere.

Si recò dunque sulla Collina del Serpente dove sperava di trovare dei buoni pezzi di pietra ma quando fu là, il luogo le ricordò il suo amato Danilo, e pianse.
Improvvisamente, fra le lacrime, vide bel pezzo di malachite; lo raccolse, lo portò a casa e provò ad incidere delle spille.
Lavorò duramente e meravigliosamente bene, seguendo le venature naturali della pietra. Fu molto felice quando riuscì a vendere i suoi lavori a un commerciante all'ingrosso del villaggio.
"Le mie spille sono i pezzi migliori del suo magazzino", pensò, "sono stata fortunata a trovare quella pietra, forse Danilo mi ha aiutata."

Corse un’altra volta alla Collina del Serpente in cerca di una buona pietra, ma di nuovo pensò a Danilo e in lacrime, singhiozzò: "Dove sei, amico caro? Perché mi hai lasciata?".
Quando alzò lo sguardo si accorse che davanti a lei si apriva uno scorcio sconosciuto della foresta. "Questa deve essere la Montagna Magica", pensò,"forse potrei vedere il mio Danilo". Guardando verso il fondovalle, vide un uomo che le sembrò esattamente come Danilo. L'uomo alzò le mani verso lei....avrebbe voluto correre da lui, ma la visione era scomparsa.

Tornata a casa raccontò ai suoi parenti quello che aveva visto ma essi non le credettero e decisero che doveva essere ammalata.
Il giorno seguente Katya ritornò sulla collina, cercando disperatamente Danilo. Sua sorella la seguì di nascosto...

Appena giunse nel luogo magico della foresta, Katya cominciò a chiamare: "Danilo, dove sei? Rispondi!" e l’eco rispondeva: "Non è qui, non è qui…"
Improvvisamente apparve la Signora della Montagna di Rame che le chiese: "Perché sei entrata nel mio giardino? Se hai bisogno delle pietre prenditi quelle che ti servono e vattene!".
Coraggiosamente Katya rispose: "Non ho bisogno delle vostre pietre morte, ridatemi il mio Danilo. Non avete il diritto di rubare il fidanzato di un’altra!". La signora le rise in faccia. "Hai idea di chi sono io?" Katya gridò: "Non sono cieca, so chi siete. Non ho paura di voi! Per nulla… e so che Danilo vuole ritornare da me". "Bene", ribattè la Signora, "chiediamoglielo allora".
In quello stesso momento Katya vide Danilo. La Signora gli disse: "Devi scegliere, artigiano Danilo. Se sceglierai di andare con lei, dimenticherai tutto quello che hai visto e appreso nella montagna, se sceglierai di restare, dovrai dimenticare tutto il resto del mondo."

Danilo sospirò: "Mi dispiace, non posso dimenticare le persone che amo. Penso a Katya ogni minuto della mia vita".
La signora sorrise: "Va bene così, Danilo, ritorna pure a casa. E per la tua onestà e lealtà ti farò un regalo: non dimenticherai quello che hai imparato qui, ma in cambio mi devi promettere che non parlerai a nessuno della montagna magica. Se qualcuno te lo chiederà, dirai che ti sei allontanato per migliorare la tua esperienza."

Katya e Danilo tornarono a casa pieni di allegria.
Anche la sorella di Katya tornò poco dopo, non avendola potuta trovare nella foresta magica. Quando entrò in casa e vide i due ragazzi gridò: "Katya, Danilo, dove siete stati?" Danilo sorrise e rispose: "Sono andato a studiare la mia arte presso un bravo artigiano che vive lontano di qui."
Da allora Katya e Danilo vissero tranquillamente insieme per molti anni ed egli diventò famoso in tutta la Russia come il migliore incisore di pietre di tutti gli Urali.




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