Racconti di Natale

IL FOLLETTO DELLA FORESTA



Una gazza in frac bianco e nero svolazza fra le cime degli alberi osservando dall'alto il suolo coperto di neve. Gira il capino a destra e a sinistra e le giunture delle sue ali cigolano. Chi sarà quel vecchietto che si aggira con un'ascia sulla spalla, fra gli abeti della montagna di Korvatunturi, la terra di Babbo Natale?
"Scusa, chi credi di essere?" gracchia la gazza. "Io?" risponde il vecchietto, "Non fare finta di non saperlo! Sono il folletto della foresta e devo procurare un abete per la Festa di Natale di Korvatunturi. Sarà un bellissimo albero di Natale, con le mele che dondolano dai rami e sulla cima la stella fatta con un pezzo di luna. Una ghiandaia ha promesso di sistemare la stella sulla cima dell'albero".

La gazza sembra essere interessata, ha l'abitudine di ficcare il becco nelle faccende altrui e il folletto lo sa, perciò le chiede: "Vuoi saperne di più?"
Dimentica dei suoi sospetti, la gazza va a posarsi sulla spalla del folletto che, riprendendo il cammino, comincia a raccontare.

"L'albero di Natale di Korvatunturi è grande e frondoso. Viene portato dalla foresta il giorno prima della vigilia di Natale, cioè oggi, e viene messo al posto d'onore sotto il portico della casa di Babbo Natale. Là sarà al riparo dal gelo.
La mattina della vigilia, molto presto, sarà portato nel grande salone e messo in un vaso speciale di lucido ottone. L'albero è alto come un pennone e arriva pressocchè al soffitto. Oh, che profumo verde e fresco emanano i suoi rami!
Nel pomeriggio, quando tutti saranno tornati dalla sauna, l'albero di Natale verrà decorato. Bianche candele saranno posate sui suoi rami. Ci saranno anche un sacco di lucenti mele rosse, figurine di pan di zenzero e luccicanti palle di natale che riflettono le immagini buffamente allungate.
La ghiandaia poserà una stella del cielo sulla cima e lì scintillerà e luccicherà come un diamante di ghiaccio!

L'albero di Natale porta nel grande salone della casa di Babbo Natale lo spirito del Natale. Intorno a lui si balla e si cantano canzoni. Le sue piccole, brillanti candele si riflettono come scintille di gioia e di felicità negli occhi delle persone.
Col suo aspetto regale guarda la festa di Natale come un re benevolo. Quando la sera si trasforma in notte, resta al suo posto come un guardiano, in mezzo alle candele spente.

Le candele verranno riaccese molte altre volte, ma poi il Natale finirà. Il dodicesimo giorno tutti avranno fretta di spogliare l'albero di Natale: è una vecchia abitudine! Le mele e il pan di zenzero scompariranno nella bocca di allegri ladri, l'abete presto sarà nudo, e se ciò non bastasse, verrà gettato nella legnaia.
Ma nei boschi di Korvatunturi nuovi alberi di Natale, grandi e frondosi, stanno già crescendo per il prossimo Natale e tanti altri a venire .



Traduzione personale
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